19/09/2012 (N.D.) Scende
in campo anche l'Ente Parco del Sile sull'annosa vicenda della discarica per
rifiuti speciali (tipo 2-B) che la ditta Co.Ve.Ri. intende realizzare nell'area
agricola in via delle Grazie a Lughignano di Casale.
In un documento inviato al Via regionale (valutazione di impatto ambientale)
l'Ente Parco chiede che venga fatta una dettagliata valutazione della
situazione idrogeologica della zona dove è prevista la realizzazione dell'impianto
di smaltimento di materiali di derivazione industriale. Impianto contro il
quale si stanno battendo da anni le amministrazioni comunali e le forze
politiche casalesi.
L'arch. Ruggero
Sartorato, componente il Cda dell'Ente Parco e responsabile dell'attuazione del
Piano ambientale del Sile, spiega le ragioni dell'iniziativa. "Se è vero
che la zona dov'è prevista la discarica 2-B non rientra nel perimetro soggetto
ai vincoli ambientali del Parco, è altrettanto vero che serve fare chiarezza
sul problema legato al sistema idraulico dell'area di via delle Grazie.
Infatti, è prevista la realizzazione di un collettore per trasferire le acque
meteoriche dalla zona agricola di via delle Grazie fino al bacino idrico delle
ex cave. Bacino che a sua volta scarica le acque sul fiume Sile. Bisogna tenere
contro - aggiunge l'arch. Sartorato - che siamo in una zona Sic (sito di
interesse comunitario) che comporta la massima allerta e vigilanza per quanto
riguarda la salvaguardia delle risorse idrauliche del sottosuolo utilizzate
anche per quando riguarda l'approvvigionamento idrico ad uso umano. Ecco perché
l'Ente Parco del Sile si sente impegnato a dare un contributo per la tutela e
la valorizzazione delle risorse idriche del territorio, al di là che la
discarica 2-B di Lughignano venga realizzata o meno".
In un documento inviato al Via regionale (valutazione di impatto ambientale) l'Ente Parco chiede che venga fatta una dettagliata valutazione della situazione idrogeologica della zona dove è prevista la realizzazione dell'impianto di smaltimento di materiali di derivazione industriale. Impianto contro il quale si stanno battendo da anni le amministrazioni comunali e le forze politiche casalesi.
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